E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

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giovedì 28 dicembre 2017

The Greatest









 1)Tinariwen – Elwan (ANTI-)

      2)Fleet Foxes – Crack-Up (Nonesuch)

     3)Cesare Basile – U Fujutu Su Nesci Chi Fa? (Urtovox)

      4)Girma Bèyènè & Akale Wubé – Ethiopiques 30: Mistakes On Purpose (Buda Musique)

  5)Michael Chapman – 50 (autoprodotto)

  6)Tony Allen – The Source (BlueNote)

 7)Saz’iso – At Least Wave Your Handkerchief At Me (Glitterbeat)

 8)Hypnotic Brass Ensemble – Book Of Sound (Honest Jon’s)

   9)Fabiano Do Nascimento – Tempo Dos Mestres (Now-Again)

   10)Boubacar Traore – Dounia Tabolo (Lusafrica)



Eccone altri ...

 Mavis Staples – All I Was Was Black (ANTI-)

 3ma – Anarouz (Six Degrees Records)

  Classica Orchestra Afrobeat featuring Njamy Sitson – Polyphonie (Sidecar/ed. musicali Brutture Moderne)

The Dream Syndicate – How Did I Find Myself Here? (ANTI-)

 Throttle Elevator Music – Retrorespective (Wide Hive Records) 

 Msafiri Zawose – Uhamiaji (Soundway)

 The Heliocentrics – A World Of Masks (Soundway)

  Maalem Mahmoud Gania – Colours Of The Night (Hive Mind Records)

   Godspeed You! Black Emperor – Luciferian Towers (Constellation)

  Group Doueh & Cheveu – Dakhla Sahara Session (Born Bad Records)

Marvin Pontiac - The Asylum Tapes (Strange and Beautiful Music)

   What Cheer? Brigade – You Can’t See Inside Of Me (autoprodotto)

  Cody Chesnutt – My Love Divine Degree (One Little Indian)

   Nomade Orquestra – Entremundos (Far Out)

   Orchestra Baobab – Tribute to Ndiouga Dieng (World Circuit)

 Trio-Da Kali & Kronos Quartet – Ladilikan (World Circuit)

   Bargou 08 – Targ (Glitterbeat)

  Psychic Temple – IV (Joyful Noise Recordings)

   Les Amazones D’Afrique – Republique Amazone (Real  World)

 Mdou Moctar – Sousoume Tamachek (sahelsounds)

  Roots Magic – Last Kind Words (Clean Feed)



domenica 3 dicembre 2017

Orchestral instrumental hip-hop contemporary big band etc etc etc



Chi mi conosce sa quanto mi facciano impazzire i progetti meticci, quelli che mescolano 'alto' e 'basso' (prendete l'utilizzo di questi termini come pure suggestioni e non, evidentemente, come giudizi di valore).

Tutto l'hip-hop che si ibrida col jazz e col funk in primis. E poi quei musicisti come Miguel Atwood-Ferguson, che per quanto mi riguarda occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore, fosse semplicemente per quel Suite For Ma Dukes, il concerto in onore del rapper e produttore americano prematuramente scomparso nel 2006, J Dilla. Un'orchestra di 60 elementi, con ospiti di spicco del mondo hip-hop, impegnati non soltanto nel rendere omaggio ad un musicista venuto a mancare troppo presto, ma - osservando l'evento da una maggiore distanza emozionale - nel trasmutare quei frammenti di intuizioni ritmico-melodiche in altro.




Ne riparlo volentieri, a distanza anche temporale dall'uscita (2010), grazie ad un ottimo pretesto:





Non sono mai stata un'amante dell'hip-hop californiano, troppo cazzaro per i miei gusti più nerd e politicizzati da East Coast. Di Dr Dre ricordo la presenza in California Love di Tupac Shakur (altro nome che non mi ha mai fatto impazzire), uno dei tormentoni ai tempi di MTV negli anni '90.
Questo progetto però mi è immediatamente apparso figo, già dalla foto di copertina, da cui fa capolino il logo dell'etichetta (TruThoughts), una garanzia. Ottimi i musicisti coinvolti, a cominciare da quel Sly5thAve a cui il disco è intestato (all'anagrafe Sylvester Uzoma Onyejiaka, sassfonista jazz di ampie vedute): un suono favoloso, caldo, impasti funk-orchestrali che si innestano su beats lenti e avvolgenti. Puro zucchero.





Nel mentre ne scovavo la versione integrale su YouTube, mi imbattevo in codesto ulteriore zuccherino:





Altro omaggio a J Dilla, reso da questa Abstract Orchestra della cui esistenza apprendo solo in questo momento. Ad un primo ascolto mi pare roba buona. Buoni ascolti!