Iniziativa davvero degna di nota questa festa delle culture africane promossa dalle associazioni che gravitano su Milano. Dal teatro alla moda, passando per la danza e, ovviamente, la musica, l'atmosfera è piacevolmente calda e accogliente.
Un plauso alla super esibizione "Yele" a cura dell'Associazione Sinitah, che accompagna con ritmi e danze dell'Africa Occidentale, Burkina Faso nello specifico, la sfilata di moda: che ensemble ragazzi!
Infine Baba Sissoko e la sua band, che non si fanno attendere.
Che dire, la veste così esplicitamente funk-blues e tendente all'improvvisazione mi ha sorpreso. L'elettricità distorta che si propagava nel magnifico spazio della Fabbrica del Vapore (acustica non proprio eccelsa, ma ci si accontenta) era una manna, e rimbalzava gioiosamente fra il pubblico. Quel suono così denso e quelle ritmiche forsennate mi hanno fatto tornare in mente lo splendido blues del compianto Lobi Traore, e un poco l'ultimo lavoro di Bassekou Kouyate ("I Speak Fula").
Apprendo con piacere che il disco in uscita, "Mediterranean Blues" (Caligola Records, 2017), è registrato dal vivo, dunque non un grammo di quel suono 'spesso' e dell'atmosfera da jam session verrà presumibilmente perduto.
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