E' consigliato parlare con gli sconosciuti ...

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domenica 24 gennaio 2016

Cherokee: Indian Love Song







La grandezza degli standard jazz: oltre alla loro bellezza (purezza?) originaria, il magnetismo intrinseco unito alla creatività dei musicisti che ne riprendono l'anima per riportarli in vita; anche uccidendoli, se serve. 

I virtuosismi di Ulf Wakenius, l'afflato soul dell'arrangiamento di Kamasi Washington (con la superba interpretazione vocale di Patrice Quinn) disorientano in modo familiare. Come ritornare nella propria scuola elementare, o nei luoghi della propria infanzia, a distanza di anni. 

Quel che resta, al di là della trasgressione e dell'uccisione degli idoli, è un modo rinnovato di porsi in relazione con sé stessi e con la propria storia. Unito ad un sentimento di profondo rispetto e riconoscenza. Amore, oserei dire.
In quella maniera tutta paradossale che soltanto il jazz può offrire.

sabato 23 gennaio 2016

Black Boy






Capolavoro assoluto.


"Se, in qualunque notte, le stelle scintillavano più del solito, voleva dire che gli angeli in cielo eran felici e svolazzavano sui pavimenti del paradiso, non essendo le stelle altro che fori per ventilare il paradiso, lo scintillio era prodotto dagli angeli che passavano e ripassavano sui fori per i quali l'aria entrava nella santa dimora di Dio".


"(Vi sono certe cose elusive, profonde, recondite, che un uomo trova difficile dire ad un altro uomo; ma per i negri son le piccole cose della vita che riescono difficili a dire, poiché son queste minute voci che formano il suo destino.
Un uomo cercherà di esprimere il suo rapporto con le stelle, ma quando la coscienza d'un uomo è fissata sull'ottenere una pagnotta di pane, quella pagnotta di pane diventerà importante quanto le stelle)."


mercoledì 13 gennaio 2016

TisDass



Fanculo a tutti i terrorismi e gli estremismi, ecco un grande disco di rock'n'roll direttamente dal Sahel.

Sulle orme stilistiche dei Tinariwen più elettrici e del Bombino all'altezza del capolavoro Agadez, ecco l'opera prima del bassista del Group BombinoKildjate Moussa Albadé. L'album, Yamedan, uscito a nome TisDass lo scorso dicembre per sahelsounds, è acquistabile sul sito della label per 7 dollari, in formato MP3 e FLAC. E' disponibile anche una musicassetta :-)

Peccato non averlo inserito nella top 2015, il disco merita.




domenica 10 gennaio 2016

"Con la falce mieto i racconti vostri ..."



Nel Paese dei Coppoloni sarà al cinema il 19 e 20 gennaio, mentre il nuovo album - Le canzoni della Cupa - è in uscita a marzo. 
Vinicio in versione mietitore di racconti, si rituffa - dopo il progetto de La Banda della Posta (2013) - nelle proprie origini irpine (Calitri è la quarta città al mondo con la più alta qualità di vita degli anziani, notevole). 
Andando a rinominare un territorio cui è affettivamente legato, con lo sguardo che illumina in modo inconsueto anche i dettagli più polverosi, alla maniera di un cantore della desolazione che però desolazione non è. Forse, più propriamente, una delle ultime frontiere del nostro occidente, non perturbata sino all'irriconoscibilità da mani umane, perché dimenticata.

E qui il fascino dello Sponz Fest (festival musicale e letterario gratuito, organizzato nell'agosto 2014 tra le stazioni abbandonate della linea ferroviaria irpina) emerge con chiarezza genuina. Tra reading di Dan Fante, figlio di John, e musiche folkloristiche che risuonano da est a ovest, dai rumeni Fanfare Ciocarlia al tex-mex, ma anche da nord a sud - da Robyn Hitchcock ai maliani Tinariwen -  scopriamo ancora una volta che i confini e le frontiere sono un altro modo per dire di relazioni e connessioni profonde, che trascendono la semplice vicinanza geografica.




Che dire ... con il ritorno in grande stile di Vinicio il 2016 si preannuncia senza dubbio scoppiettante ;-)